La voce di un GameMaster

 

Mi sentite laggiù in fondo? Ripeto. Mi sentite, in fondo? In fondo ala mente? Scegliete per me una voce dalla camera di risonanza. Dall’ "immaginazione uditiva". Bene. entrateci. Frugate attorno. Trovatemi una voce. No non quella. Zitti un attimo e ascoltate… Si, quella. Quella va bene, grazie, grazie.

E adesso riuscite a sentirmi nell’ "intimo del cuore"? Posso entrarvi? Per favore posso?…

Voglio la vostra anima. Voglio seminarvi una storia. E poi un’altra. Ma prima devo assassinare le vostre voci. Quelle che avete nella testa. Ok. Tutte scomparse? Indolore no? Solo la mia, adesso? Sicuri?

Grazie. Grazie di avermi concesso la vostra mente.

Buonasera, signori e signore. Posso presentarmi? Mi chiamo… oh, non ha importanza. Di rado i nomi contano.

Stasera la mia parte, direi, è quella di Maestro Cerimoniere… Cerimoniere della Morte, in un certo senso. Sono il maestro che darà vita ai morti. Ad alcuni "eletti" che affollano questo cimitero.

Ssst. Li sentite, a frusciare tra le quinte, ad affannarsi attorno ai commedianti, il loro mezzo per giungere tra i vivi?

Ma voglio chiedervi una cosa: voi, come vi siete plasmati? Chi vi ha aiutato? Andiamo, siate sinceri, sono stati i vivi o i morti? Un coro di entrambi? Li avete mai ringraziati? Per essere quello che siete o credete di essere. Lo so è difficile.

Essere ciò che si è non viene spontaneo, vero?

Bisogna battagliare contro tutti quei milioni di persone vomitati nel mondo, tutti in cerca del proprio io. Come la piccola ciurma che vi presenterò. Tra poco, quando io sarò pronto.

Anzitutto una dichiarazione di responsabilità. I personaggi che state per vedere e ascoltare, sono miei. Non ne sono il proprietario, si intende. Dopo tutto non si è padroni dei propri figli, ma li ho creati io.

Avrei potuto farne quello che volevo, ma ho scelto di, bè, ho deciso di fare con loro il gioco delle parti, non so se mi spiego. Ok, ok, riconosco che potrebbero essere non centrare nulla con quelli della vita reale. Ma voi non siete qui per assistere alla vita reale, no? Buon Dio, ne avete più che a sufficienza a casa vostra, eh? Sissignora, pronto a scommetterci. La vita reale. Bell’espressione, non trovate?

Cos’è la vita? Ah, signore e signori, che razza di domanda! La vita è grammatica. Io sono. Io fui. Io non sarò. Ripetete con me.

Io sono

Io fui

Io non sarò.

Tratto da uno spettacolo teatrale che ho interpretato anni fa
(non in questo carattere)

ThE BeCcHiN.




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